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I numeri della super-notte dell'Oscar

di Stefano Biolchini

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5 marzo 2009


Con la notte degli Oscar si accompagna puntuale l'interrogativo destinato a rimaner tale: che impatto avranno le statuette sui film premiati? Quest'anno poi con l'Avatar dei record è davvero ancor più difficile fare delle stime. Eppure vorrà pur dire se uno spazio pubblicitario nella notte dell'Academy costerà un minimo di 1,5 milioni di dollari per 30 secondi di pubblicità; in aumento rispetto allo scorso anno quando per il medesimo spazio temporale, causa la recessione, venivano chiesti almeno 100 mila dollari in meno. E che dire delle esclusive, anche qui prezzi da "star". L'Abc paga oltre 2 milioni di dollari per avere il "privilegio" di trasmettere l'ottantaduesima edizione dei premi Oscar. Quanto al pubblico la cerimonia verrà seguita da oltre 2 miliardi di persone nel mondo e da 36 milioni di americani (anche se il target degli organizzatori quest'anno punta dritto alla quota 40 milioni).

Sempre in tema di investimenti direttamente collegati alla statuetta la campagna promozionale per cercare di ottenere la candidatura di un proprio film costa in media alle case di produzione ben 5 milioni di dollari. Anche se ci sono film che sono arrivati, è il caso di Avatar, a ben 20 milioni di investimenti solo in campagne pubblicitarie in vista degli Oscar. Niente si dirà a fronte dei 237 milioni di dollari (più 150 di marketing) che è il budget del re del botteghino (una produzione Twentieth Century-Fox Film Corporation, Dune Entertainment, Giant Studios , Ingenious Film Partners), seguito dai 175 milioni di dollari di "Up"(Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios). A quota 70 milioni di dollari è invece il costo di produzione di "Bastardi senza gloria" (Universal Pictures, Weinstein Company, Zehnte Babelsberg). Scendiamo a quota 30 milioni di dollari "District 9" (TriStar Pictures , QED International ) e ai 29 milioni di "The Blind Side" (Alcon Entertainment). Appena sotto "Tra le nuvole" costato 25 milioni di dollari (Paramount Pictures, Montecito Picture Company, The) , mentre "The Hurt Locker" è costato 15 milioni di dollari (Voltage Pictures, Grosvenor Park Media, First Light Production , Kingsgate Films) . Appena 10 milioni per "Precious" (Lee Daniels Entertainment, Smokewood Entertainment Group), "An Education" ha richiesto 7,5 milioni di dollari (BBC Films, Endgame Entertainment) mentre il più economico è "A Serious Man" a quota 7 milioni di dollari (Relativity Media, Studio Canal, Working Title Films).

Sarà dunque interessante capire come influiranno le statuette sugli incassi dei due film più attesi, che si presentano però con cifre ben differenti: "The Hurt Locker" ha fin qui guadagnato ai botteghini 13 milioni di dollari contro i 2,3 miliardi di dollari di "Avatar". Certamente occorre tener presente che l'Oscar ha maggior peso per film di produzioni indipendenti, e un minor influsso sulle grandi produzioni che hanno già riempito le sale. Altro mistero è quello del costo della serata. Le indiscrezioni fin qui parlano di budget per l'evento in contrazione, ma nulla trapela di ufficiale. Infine una certezza: una connessione veloce dalla sala stampa del Kodak theater costerà ai giornalisti ben 500 dollari, che come dire, in tempi di crisi...

Altri numeri

I votanti dell'Academy sono oltre 6.000 (è di questa edizione la new entry di 134 membri.
Fino ad oggi è 11 il record di statuette vinte da un singolo film: ad aggiudicarsele Ben-Hur (1959), Titanic (1997) e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re (2003). Quanto al mitico "Big five", a far centro nelle categorie maggiori - miglior film, regia, attore, attrice e sceneggiatura - sono stati Accadde una notte (1934), Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) e Il silenzio degli innocenti (1991).

Su Il Sole 24 Ore gli approfondimenti di Daniela Roveda, sulla televisione come vero business degli Oscar, e di Mario Platero, sugli Oscar che "si assegnano a Los Angeles ma si decidono a New York". Alessandro Camon candidato nella categoria miglior sceneggiatura per il film americano The Messenger risponde alle Cinque domande.

stefano.biolchini@ilsole24ore.com

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Speciale Avatar, il film dei record

5 marzo 2009
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